Luigi Ambrosi - 01-12-2010
Assistiamo negli ultimi tempi nelle scuole a collettivi studenteschi sempre più partecipati e con posizioni sempre più radicali con occupazioni che si sovrappongono ad autogestioni
Dai giovani, dalle scuole emerge l'insofferenza verso un presente senza futuro e senza prospettiva e che si somma all'insofferenza per un quotidiano scolastico e sociale in progressivo degrado.
Gli stessi cortei, a differenza di altre volte nel passato, non hanno incontrato fastidio od ostilità da parte di cittadini, ma una grande attenzione e non raramente consenso e plauso. L'insofferenza di giovani e studenti può cominciare a contagiare la popolazione e anche se per ora le strade sono percorse solo da studenti, cresce il consenso sociale.
Dai giovani, dalle scuole emerge l'insofferenza verso un presente senza futuro e senza prospettiva e che si somma all'insofferenza per un quotidiano scolastico e sociale in progressivo degrado.
Gli stessi cortei, a differenza di altre volte nel passato, non hanno incontrato fastidio od ostilità da parte di cittadini, ma una grande attenzione e non raramente consenso e plauso. L'insofferenza di giovani e studenti può cominciare a contagiare la popolazione e anche se per ora le strade sono percorse solo da studenti, cresce il consenso sociale.